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Siete pronti per un Natale senza sprechi?

03 dicembre 2021
Siete pronti per un Natale senza sprechi?

A Natale, ancora più che in altri periodi, cresce il rischio di cadere nella trappola dello spreco alimentare. Si calcola infatti che ogni anno finiscono nella spazzatura oltre 500.000 tonnellate di cibo un equivalente di 80 euro a famiglia. Ridurre lo spreco alimentare è importante per noi e per il Pianeta, basta pensare che ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce infatti 4,2 tonnellate di CO2!

Ecco allora che in questo articolo cercheremo di darvi dei consigli semplici e utili per ridurre al minimo questo problema, ovvero evitare che il cibo che comprate dagli scaffali dei supermercati passi per la nostra dispensa e finisca nella spazzatura senza essere consumato.

Due domande da porsi prima di fare la spesa

Sotto Natale siamo preda di una strana frenesia che ci spinge all’acquisto, sia on line che off line, molto fanno gli sconti, le offerte, o meglio quello che percepiamo come tali. Sembra tutto assolutamente indispensabile – come ho fatto prima senza di questa cosa?! – e invece no. Se ne ho fatto a meno fino ad ora forse una domanda me la devo porre: mi occorre davvero?

È proprio questa la prima domanda anti-spreco per il periodo di Natale-Capodanno-Befana. Mi serve davvero? Questi acquisti alimentari, in queste quantità? Prendiamo solo quello che ci occorre. Tanto nel giro di pochi giorni saranno completi gli inviti del periodo delle festività. Sapremo cosa fare al Cenone della Vigilia, al pranzo di Natale e ancora così via. Quali feste passeremo a casa con ospiti e quali invece saremo fuori per più o meno brevi vacanze, inviti di parenti e amici oppure in agriturismi e ristoranti. Che senso ha comprare prodotti che non servono, rischiano di scadere e essere buttati?

La seconda domanda da porsi riguarda invece il grande tema del "Lo faccio per tradizione". Probabilmente vi sarà capitato quel piatto, quella pietanza, che vengono portati in tavola e passano di mano in mano senza che se ne veda mai il fondo: non piacciono, si assaggiano solo perché non rispecchiano più i gusti e si continuano a preparare per tenere viva la tradizione.

In questo caso ci sono tre soluzioni:
 
  • porzioni veramente minuscole che pochi assaggi bastano a spazzolarle via;
  • re-interpretazioni delle tradizioni culinarie;
  • abbandono della preparazione, lasciando in tavola il racconto non solo culinario ma di famiglia. Quello sì che va tenuto sempre vivo e presente!

Tre soluzioni contro lo spreco durante le feste di Natale

Il primo consiglio è quello di fare una lista dettagliata della spesa. In questo modo risparmieremo anche tempo, il che non guasta. Decidiamo il menu, abbondando di pasti leggeri nelle giornate precedenti e successive quelle che si prevedono “cariche” di calorie. Nella lista mettiamo tutto quello che suggerisce la stagionalità. In questo modo compreremo alimenti freschi, quelli che la natura ha selezionato per noi in questo periodo dell’anno. Saranno cibi più genuini e gustosi. Ne abbiamo parlato qui: stagionalità, rispettiamo il calendario della natura.

Una volta di ritorno dalla spesa, stiamo poi attenti a come riponiamo gli alimenti, soprattutto quelli freschi: le necessità di refrigerazione sono diverse e soprattutto alcuni cibi perdono le loro proprietà più velocemente di altri. Se è possibile, in alcuni casi possiamo iniziale la preparazione di alcune ricette e congelare per proseguire successivamente. Stai cercando qualche dritta? Consulta i nostri articoli sulle cinque cose che non devi mettere in frigorifero e su come riporre gli alimenti in frigorifero.

Infine, fate attenzione agli avanzi: sono perfetti per il giorno dopo e quello dopo ancora! La minestra riscaldata è proprio quello che serve a una pigra giornata in pigiama con il freddo fuori e zero voglia di fare dopo un pranzo o una cena delle feste. Quindi bisogna necessariamente approfittare delle ricette di recupero, del forno che riscalda e ravviva, delle soluzioni creative con quello che è rimasto di cui sono piene i libri di cucina e le pagine web!

L'articolo è a cura di Econote.it!