Quest’anno il freddo è arrivato così veloce da non darci neanche il tempo di cambiare gli armadi e, presi alla sprovvista, in quanti ci siamo raffreddati perché la giacca era troppo leggera? E se ti dicessi che esiste un modo per
scaldarsi dall’interno?
Grazie allo yoga, disciplina millenaria, meravigliosa e ricca di segreti, esiste un modo semplice ed efficace per trasformare il proprio corpo in una piccola stufa ecologica! Oggi vedremo una respirazione chiamata
respirazione di fuoco, in sanscrito
Kapalabhati.
Questa antica tecnica di respirazione ha lo scopo di riequilibrarti e ricaricarti. Lavorando sul
terzo chakra, il gioiello, sfruttiamo l’energia dormiente che risiede nel nostro corpo, la Shakti, la liberiamo, scaldando e ridonando tono a tutto il nostro corpo.
Imparare il respiro di fuoco nello yoga richiede tempo, costanza e dedizione. Per questa ragione, in questo video sulla tecnica Kapalabhati, ho ripetuto l’esercizio in momenti diversi della pratica, affinché rivederlo più volte ti rendesse questo respiro più amico e meno ostico.
Il Kapalabhati è una tecnica del pranayama ed è una respirazione diaframmatica che consiste in brevi sequenze di espirazioni forzate seguite ogni volta da una inspirazione passiva; il ritmo è veloce e prevederebbe
2-3 espirazioni al secondo. Non ti abbattere se la prima volta non riesci, con il tempo arriverà.
Respirazione del fuoco: benefici dai polmoni agli organi digestivi
In molte rappresentazioni si vedono yogi seduti sulla neve con indosso pochi indumenti, intenti a meditare e respirare, mentre intorno a loro la neve si scioglie. Ecco quello che porta questo tipo di respiro: è
fuoco, calore, energia, un modo meraviglioso di scaldarsi dall’interno.
Tra i primi benefici della pratica del kapalabhati c’è
la temperatura del corpo guidata dal respiro che si alza e si mantiene alta scaldando anche una persona non adeguatamente vestita.
Oltre a questo, ha un
effetto purificante sui polmoni, rinforza il sistema nervoso e tonifica gli organi digestivi. Lavora inoltre nel
contrastare la sonnolenza e
nel portare grande ossigenazione a tutto il corpo. Il Kapalabhati è una bellissima tecnica di purificazione del corpo.
Attenzione alle controindicazioni. A volte, quando ossigeniamo molto con respiri profondi il nostro corpo,
potrebbe girare un pochino la testa. Questo accade perché il modo di respirare veloce e superficiale, al quale siamo abituati da questa vita frenetica, ci ha portati a immettere sempre poco ossigeno e, quando ne immettiamo di più, questo ci può dare “un po’ alla testa”! Niente paura: in questo caso porta indice e pollice alla base del naso (tra gli occhi) e premi delicatamente, in pochi istanti passerà!
Insegnante di Yoga
Claudia Piolanti