Benessere

I fichi sono il frutto rivelazione dell’estate. Ma quanto ne sappiamo veramente?

I fichi sono il frutto rivelazione dell’estate. Ma quanto ne sappiamo veramente?
Settembre, tempo d'autunno. Il sole cala prima all'orizzonte, le calde giornate d'estate lasciano strada all'incipiente frescura notturna, sopraggiunge la malinconia per un’altra estate finita, ma la natura ci viene incontro coccolandoci con un dolce frutto polposo, il fico.
I fichi, sono i falsi frutti (i veri frutti sono i semini) che più ci fanno pensare alla fine dell’estate e sono tra i primissimi frutti che l’uomo abbia consumato, erano già conosciuti dai Sumeri, Assiri, Ebrei, Greci e Romani.
Ne esistono numerose varietà, addirittura più di 150, ma le più importanti sono soprattutto tre: il fico nero piuttosto asciutto e zuccherino e abbastanza resistente, il fico viola molto succoso, dolce, ma anche facilmente deperibile e il fico verde, la varietà più comune, succoso e con una buccia molto sottile.
Esistono , inoltre, due varietà di fichi che hanno guadagnato la Denominazione di Origine Protetta (DOP):
  • i Fichi di Cosenza, frutti essiccati coltivati nella parte nord della provincia
  • i Fichi bianchi del Cilento
La pianta del fico può dare origine a tre diverse fioriture:
  • i fichi fioroni, che maturano in primavera avanzata;
  • i fichi forniti, che maturano a fine estate;
  • i fichi cimaruoli, che maturano in autunno.
 
Un’altra distinzione è tra fichi freschi e fichi secchi. Il fico fresco è un frutto morbido, con un odore dolce e fragante, tuttavia un frutto molto delicato che può essere conservato in frigo solo per pochi giorni e ovviamente il suo consumo avviene solo tra Agosto e Settembre; durante tutto l’anno è possibile consumare il fico secco che si ottiene per essiccazione del frutto fresco.
I fichi freschi sono molto ricchi in acqua, con un buon contenuto zuccherino e circa 3 g di fibre. 100 g di fichi, all’incirca due frutti medi, apportano 74 kcal, quindi la demonizzazzione di questi frutti come cibi altamente calorici, è del tutto ingiustificata.
Sicuramente bisogna prestare attenzione al contenuto zuccherino che è elevato, soprattutto per i pazienti diabetici. Questo non vuol dire che non si debbano consumare, ma semplicemente cercare di mangiare i fichi associati ad una fonte proteica o grassa e mai dopo un pasto in cui sono presenti altri carboidrati. In poche parole, potremmo mangiare i fichi a colazione, merenda o spuntino (quindi non dopo pranzo o cena), in uno yogurt intero bianco o in uno yogurt greco, oppure associati a frutta secca come mandorle e noci. Questo connubio renderà l’indice glicemico dei frutti più basso e anche i diabetici potranno godere di questa delizia.
L’elevato contenuto di fibre, se da un lato aiuta il transito intestinale e rende i fichi dei lassativi naturali, dall’altro lato può creare dei problemi a chi soffre di colite. Infatti, la fibra dei fichi e fermentescibile e causa gonfiori e dolori. In presenza di colite in fase acuta, l’unico rimedio è evitare di consumare questi frutti e sotituirli con un altro frutto di stagione, come ad esempio le pere.
I fichi contengono buone quantità di ossalati ed è per questo sconsigliato un massiccio consumo del frutto a chi soffre di calcoli renali; ma un consumo moderato non arreca alcun problema.
I fichi sono molto ricchi di Sali minerali: potassio, magnesio, rame, manganese, calcio e ferro. Anche il contenuto vitaminico è eccellente, soprattutto di Vitamina K, Vitamina A, Vitamina C e Vitamine del gruppo B.
Il fico secco ha lo stesso contenuto di Sali minerali e Vitamine, ma il contenuto di acqua scende dagli 80 g ai 30 g per 100 g di prodotto. Ovviamente avendo un frutto “più concentrato” le calorie aumentano notevolmente, 100 g di fichi apportano 270 kcal che derivano soprattutto dagli zuccheri.
Degno di nota è il contenuto di antiossidanti del fico che combattono i radicali liberi e riducono le infiammazioni nel nostro corpo e la presenza di un enzima, la ficina, che scinde le proteine, simile a papaina e bromelina (l’enzima dell’ananas), che raggiunge massima attività intorno ai 60°C, motivo per cui questi frutti possono essere utilizzati per rendere più tenera la carne in cotture a bassa temperatura. La ficina è inattivata a temperature più elevate quindi l’effetto viene perduto.
I fichi sono degli ingredienti preziosi in cucina e molto versatili, si prestano a svariate preparazioni, dal dolce al salato.
A colazione i fichi sono un lusso per il palato da provare assolutamente, un giusto mix di energia, zuccheri e fibre ideali per iniziare la giornata.
Prendete due fette di pane di segale tostato, spalmatelo con yogurt intero o ricotta e aggiungete qualche fico tagliato a metà e, se volete una carica di energia in più, aggiungete anche qualche noce.
La colazione sarà sana ed equilibrata, gli zuccheri semplici del frutto saranno controbilanciati dalle proteine della ricotta e i grassi buoni delle noci.
E ancora, per pranzo sarà squisita una leggera insalata di songino con fichi e feta e gli abbinamenti tipici con prosciutto crudo e frutta secca come mandorle e noci saranno imperdibili.

Dottoressa Glicerina
 
 

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