Nei mesi freddi dell’anno, la natura dona dei frutti ricchi di
vitamina C, a supporto del sistema immunitario, dalle proprietà antiossidanti e depurative: parlo degli agrumi e, tra questi, non può mancare il
pompelmo.
Infatti, curiosità: Il pompelmo è un frutto di tipo esperidio, ossia una
bacca, che rientra nel gruppo degli agrumi.
L’albero di pompelmo, il cui nome botanico è
Citrus paradis, appartiene alla famiglia delle
Rutaceae e, con una buona probabilità, è un ibrido nato dall’incrocio tra il pomelo e l’arancio.
In Italia, il pompelmo si coltiva prevalentemente in Sicilia e in Calabria. La stagione di questo frutto
inizia a novembre e termina indicativamente nel mese di maggio.
A seconda delle
varietà, bianca o gialla, rosa e rossa, cambiano non soltanto il colore della buccia e della polpa, ma anche
gusto e proprietà nutrizionali:
- Il pompelmo bianco-giallo ha un sapore amarognolo,
- Il pompelmo rosa risulta più dolce
- Il pompelmo rosso, oltre ad avere una colorazione più intensa, presenta un gusto decisamente più dolce rispetto ai primi due. Rispetto alla varietà rosa è un po’ meno calorico e la quota di carboidrati totali risulta leggermente inferiore.
Fonte BDA: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia
Cosa contiene il pompelmo e a cosa fa bene
Il pompelmo
è un frutto poco calorico,
ricco di acqua e con un
modesto contenuto di zuccheri semplici.
Tra le
vitamine e i
minerali spiccano:
- La vitamina C: un frutto medio contiene circa 60 mg di questa vitamina riuscendo a soddisfare più della metà del suo fabbisogno giornaliero, che corrisponde a 85 mg per la donna e 105 mg per l’uomo, come raccomandato dai LARN.
La vitamina C è coinvolta nella produzione del
collagene, proteina principale del tessuto connettivo, la cui sintesi diminuisce a partire dai 25 anni. Una buona sintesi
il collagene contribuisce a mantenere giovane la pelle, contrastando la comparsa di rughe e di segni di cedimento con una funzione anti-aging. Il collagene supporta anche la salute delle articolazioni, rafforza unghia e capelli, contrasta la cellulite e previene la formazione delle smagliature.
- Il potassio: il contenuto di questo minerale è mediamente 345 mg per frutto. Tra le sue funzioni vi sono la regolazione dei liquidi intra ed extracellulari, la partecipazione alla contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco, il mantenimento della pressione arteriosa nei valori ottimali, inoltre contrasta il rischio di formazione di calcoli renali.
- Tra i minerali sono presenti anche il calcio, il magnesio e il fosforo.
Nelle varietà rosa e rossa del pompelmo è presente il licopene, pigmento vegetale, appartenente al gruppo dei carotenoidi, che oltre a conferire la caratteristica colorazione, possiede numerose proprietà benefiche, tra cui quelle:
- antitumorali
- cardioprotettive
- di prevenzione di patologie quali: l’osteoporosi, la cataratta e il diabete
- di protezione della pelle dall’esposizione ai raggi UV
Il pompelmo contiene la
naringina, polifenolo appartenente alla famiglia dei flavonoidi, responsabile del caratteristico sapore amaro. Diversi studi in vitro e su modello animale hanno dimostrato come
questa sostanza, prodotta a partire dalla naringina, svolge innumerevoli
funzioni positive. È infatti,
antiossidante,
antinfiammatoria,
ipocolesterolemizzante,
ipoglicemizzante,
cardioprotettiva,
antitumorale.
Alcuni studi hanno dimostrato come il consumo quotidiano di pompelmo abbia determinato un miglioramento della pressione sanguigna e dei lipidi plasmatici. Nei soggetti con sindrome metabolica il consumo di pompelmo è stato associato ad una
modesta perdita di peso e ad un miglioramento della risposta insulinica. Nonostante vi siano questi studi a supporto dei benefici derivanti dal consumo di pompelmo occorrono ulteriori ricerche per rafforzare l’associazione tra la sua assunzione e le proprietà benefiche per la salute umana.
Consumo di pompelmo e farmaci: chi non deve mangiare pompelmo
Il pompelmo
può interferire con diversi farmaci, tra cui: statine, antistaminici, antipertensivi, fluidificanti, anticoagulanti, immunosoppressori, antidepressivi, antimicrobici, antiepilettici, antibiotici, etc. con conseguenti
effetti collaterali anche molto pericolosi.
A causa della presenza della naringina lo smaltimento di alcuni farmaci viene rallentato, ciò comporta la permanenza prolungata del farmaco stesso nell'organismo
con conseguente effetto di sovradosaggio farmacologico.
In altri casi il pompelmo
ridurrebbe l’assorbimento del farmaco, causando una minore disponibilità in circolo dello stesso e quindi una minore efficacia.
Per evitare rischi per la salute è bene rivolgersi sempre al proprio medico curante.
Come si mangia il pompelmo: momenti ideali di consumo
Grazie al basso tenore zuccherino, il pompelmo può essere un ingrediente da includere nei pasti principali in abbinamento, ad esempio:
- Ai finocchi e ai chicchi di melograno per realizzare un contorno colorato e di stagione.
- In aggiunta a feta o petto di pollo o tacchino è perfetto per realizzare un secondo piatto ben bilanciato.
- Nello spuntino è ideale da abbinare a dei semi oleosi quali mandorle, nocciole, semi di zucca o noci, fonti di grassi buoni.
La buccia del pompelmo delle varietà rosa e rossa risulta particolarmente ricca di licopene; dunque, piuttosto che scartarla
è possibile grattugiarla nelle pietanze per insaporirle
o essiccarla per poi ottenere una polvere profumata da utilizzare nei piatti dolci e salati.
Fonti:
https://bda.ieo.it/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16579728/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22304836/
Dott.ssa
Anastasia Fermo, biologa nutrizionista